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Centro di Formazione Professionale

Formazione Professionale Salesiana a Brescia

In questo periodo di iscrizioni, ricordiamo quali sono i Criteri di individuazione delle iscrizioni da accettare o rifiutare

IDENTITÀ DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

La Formazione Professionale che si offre nelle opere salesiane si ispira al sistema educativo di Don Bosco, chiamato da lui stesso sistema preventivo. Esso ha come valori fondamentali la religione, intesa come sviluppo del senso di Dio insito in ogni persona e sforzo di evangelizzazione cristiana, la ragione, che è ragionevolezza delle richieste e delle norme, flessibilità, soggettività e gradualità nelle proposte, l’amorevolezza, che si esprime con amore educativo che aiuta a crescere e crea condivisione.

Al centro delle attività non c’è né la produzione né il guadagno, ma il bene della persona, di ogni persona coinvolta “nella formazione professionale”. Noi siamo cristiani, sappiamo, dalla fede e dall’esperienza di tutti i giorni, che ogni persona è creata a immagine di Dio che previene ogni creatura con la Sua Provvidenza, l’accompagna con la Sua presenza e la salva donando la vita. Sappiamo che ogni persona tende al bene e alla felicità. Questa felicità si può raggiungere solamente usando bene la propria libertà, non nella direzione dell’egoismo e della pigrizia, ma nella direzione di un progetto di vita che realizzi le nostre più valide capacità, e porti un contributo di bene alla società un cui viviamo. Il giovane di oggi è inconsapevolmente violentato da progetti di vita costruiti dal mercato che vuol fare di lui solo un consumatore egoista. Perché egli divenga progressivamente conoscente delle sue capacità di costruirsi un’esistenza appagante e dignitosa, è necessario un ambiente educativo e formativo. Quest’ambiente è costituito dalle risorse che il centro di formazione professionale serio e valido gli offre e dagli operatori competenti e capaci che testimoniano con la vita i valori in cui credono.

Salesiani e laici educhiamo il giovane a cogliere la propria identità e a far emergere quei bisogni e desideri profondi che abitano il cuore di ogni uomo, ma che spesso restano sconosciuti: la sete di autenticità e di onestà, di amore e di fedeltà, di verità e di coerenza, di felicità e di pienezza di vita. Bisogni e desideri che, in ultima analisi, convergono nella suprema aspirazione umana di vedere il volto di Dio.
Salesiani e laici realizziamo insieme l’azione educativa che è elevata a finalità apostolica dal cristianesimo che, individuando Gesù come l’unico Maestro, innesta ogni forma di educazione e di formazione nella Sua luce e nella Sua azione. In questo ambiente la persona del giovane può, in autentica libertà, delineare il suo progetto di vita che sarà pienamente realizzato quando metterà al centro dell’esistenza l’ideale dell’uomo nuovo proclamato da Gesù Cristo e ne sarà un coraggioso testimone.

La nostra missione nel mondo del lavoro quindi è: offrire un’educazione globale in un ambiente educativo e formativo, in particolare agli adolescenti e ai giovani, considerati nella loro singolarità e nella loro qualità di persone, di cittadini e di lavori. Noi cerchiamo di essere coerenti a questa missione, creando un clima familiare fatto di relazioni amichevoli con tutti coloro che entrano nella nostra casa.

La Scuola Salesiana rende attuale il metodo educativo di Don Bosco, il Sistema Preventivo che pone al centro della propria azione la cura del singolo ragazzo, la vicinanza, la presenza e l’accompagnamento formativo nelle diverse fasi del suo cammino di crescita.

La dimensione educativa e disciplinare della formazione salesiana è costituita dal Sistema Preventivo di Don Bosco che si riassume nel trinomio:

  • Ragione: Don Bosco crede alla ragione come dono di Dio e come compito inderogabile dell’educatore. Essa indica i valori, gli obiettivi, i mezzi e i modi da usare nell’educazione. La “ragione” invita i giovani ad un rapporto di partecipazione ai lavori compresi e condivisi. Don Bosco la definisce anche “ragionevolezza” per quel necessario spazio di comprensione, di dialogo e di pazienza inalterabile in cui trova attuazione il non facile esercizio della razionalità.
  • Religione: la pedagogia ha come obiettivo educativo ultimo la formazione di credente. Per essa l’uomo formato e maturo è il cittadino che ha fede, che mette al centro della propria vita l’ideale dell’uomo nuovo proclamato da Cristo e che è coraggioso testimone delle proprie convinzioni religiose. Questo aspetto religioso, caposaldo del metodo pedagogico di Don Bosco, non è solo applicabile a tutte le culture, ma adattabile con futuro anche alle religioni non cristiane.
  • Amorevolezza: lo stile educativo salesiano porta l’educatore-insegnante a partecipare alla vita dei giovani, a interessarsi alle loro problematiche, a cercare di capire come essi vedono le cose, a prendere parte delle loro attività sportive e culturali, alle loro conversazioni a prospettare itinerari e mete, ad intervenire per chiarire problemi, per indicare criteri, per correggere con prudenza e amorevole fermezza valutazioni e comportamenti negativi. È questa disponibilità tra educatori e allievi a creare quel “clima di famiglia” che è la “caratteristica indescrivibile prima” di ogni opera salesiana e la base indispensabile per ogni discorso e progetto educativo. L’amorevolezza, però, non significa permissivismo, né mancanza di difetti e di contrasti: essa crea attorno al ragazzo un ambiente dove possa trovarsi a proprio agio, sentirsi compreso, custodito, richiamato, stimolato e perdonato.

Morfologia del percorso formativo

I PERCORSI DI STUDIO 

Il Centro di Formazione Professionale si rivolge a ragazzi e ragazze provenienti sia dalla città di Brescia, che dai paesi della provincia.

Coerentemente con le finalità della formazione professionale, in relazione alla situazione socio-culturale del territorio e tenendo presente i bisogni formativi degli studenti, il nostro Centro si propone di realizzare i seguenti profili formativi, frutto del dialogo e del confronto di tutta la comunità educativo/formativa.
I percorsi triennali che terminano con il conseguimento della Qualifica Professionale (III livello europeo) sono:

  • Operatore elettrico
  • Operatore alla riparazione dei veicoli a motore

Entrambi i percorsi hanno attivo il Quarto anno che permette il conseguimento del Diploma Professionale (IV livello europeo)

 

I PROFILI 

Profilo relativo alla dimensione religiosa
Allo studente si propone:

  • una crescita personale rivolta ad una esperienza di vita pienamente umana intrisa di valori cristiani;
  • l’incontro con Gesù Cristo, uomo perfetto, che porta a scoprire in Lui il senso dell’esistenza umana, individuale e sociale;
  • l’inserimento progressivo nella comunità dei credenti;
  • l’impegno, la professionalità e la vocazione nella linea della trasformazione del mondo.

 

Profilo relativo al comportamento
Si sottolineano in particolare i seguenti aspetti che sono perseguiti durante gli anni di corso (primi tre e quarto):

  • consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico, etico e religioso degli studenti;
  • progressiva crescita della capacità di assunzione di responsabilità e autonomia di iniziativa;
  • rispetto degli impegni assunti nei tempi e nei modi concordati con gli insegnanti ed educatori;
  • conoscenza e rispetto del regolamento della scuola, rispetto delle strutture e degli arredi comuni e ordine del materiale di lavoro;
  • capacità di inserirsi pienamente in un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e che garantisce un servizio didattico di qualità, favorendo il processo di formazione di ogni studente nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
  • capacità di applicare le metodologie di studio più adeguate nell’ambito disciplinare e pluridisciplinare;
  • capacità di rapportarsi con gli altri, rispettandone le capacità e i limiti, di fare gruppo e lavorare insieme, di sapere intuire le difficoltà di chi è meno fortunato operando in termini di solidarietà.

 

I PROFILI IN USCITA 

Operatore elettrico (percorso triennale)
L’Operatore elettrico intervenire, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limite e ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione del quadro elettrico e dell’impianto.

Operatore alla riparazione di veicoli a motore (percorso triennale)
L’Operatore alla riparazione di veicoli a motore, interviene, a livello esecutivo nel processo di riparazione di veicoli a motore con autonomia e responsabilità limite a ciò che prevedono le procedure e le metodiche e della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività relative alle riparazioni e manutenzioni dei sistemi meccanici ed elettro meccanici del veicolo e alle lavorazioni di carrozzeria con competenze nella manutenzione di gruppi, dispositivi, organi e impianto nonché nelle lavorazioni di riquadratura risagomatura di lamierati e di verniciatura delle superfici. Collabora nella fase di accettazione e in quella di controllo/collaudo di efficienza e funzionalità in fase di riconsegna del veicolo.

Tecnico per l’automazione industriale (quarto anno)
Il Tecnico per l’automazione industriale interviene con autonomia, nel quadro di azione stabilito e delle specifiche assegnate, contribuendo – in rapporto ai diversi ambiti di esercizio – al presidio del processo e l’organizzazione operativa delle lavorazioni, l’implementazione di procedure di miglioramento continuo, il monitoraggio e la valutazione del risultato, con assunzione di responsabilità relative alla sorveglianza di attività esecutive svolte da altri. La formazione tecnica nell’utilizzo di metodologie, strumenti e informazioni specializzate gli consente di svolgere attività nell’ambito della progettazione e dimensionamento del sistema e/o dell’impianto, dello sviluppo del software di comando e controllo, attinenti l’installazione del sistema e/o della loro componentistica meccanica, elettrica, pneumatica ed oleodinamica, la taratura e la regolazione dei singoli elementi del sistema automatizzato nel suo complesso.

Tecnico riparatore di veicoli a motore (quarto anno)
Il Tecnico riparatore di veicoli a motore interviene con autonomia, nel quadro di azione stabilito e delle specifiche assegnate, esercitando il presidio del processo della riparazione di veicoli a motore attraverso l’individuazione delle risorse, l’organizzazione operativa, l’implementazione di procedure di miglioramento continuo, il monitoraggio e la valutazione del risultato, con assunzione di responsabilità relative alla sorveglianza di attività esecutive svolte da altri. La formazione tecnica nell’utilizzo di metodologie, strumenti e informazioni specializzate gli consente di svolgere attività relative alla gestione dell’accettazione, al controllo di conformità e di ripristino delle funzionalità generale del veicolo a motore, con competenze di diagnosi tecnica e valutazione funzionale di componenti e dispositivi, di programmazione/pianificazione operativa dei reparti di riferimento, di rendicontazione tecnico-economica delle attività svolte.

Stage aziendali
Nel sistema di leFP un particolare rilievo è riconosciuto alla formazione realizzata in contesto lavorativo, per questo motivo vengono svolti durante il percorso formativo tirocini curricolari. Questa attività viene svolta durante l’attività formativa per tutti gli allievi frequentanti il secondo, il terzo e il quarto anno che abbiano che abbiano compiuti quindici anni di età. Il monte ore che viene erogato cambia per ogni singola annualità rispettando in ogni caso le normative vigenti in materia di tirocini.
È in oltre possibile svolgere stage curricolari estivi per tutti gli allievi dalla seconda e terza e quarta annualità che ne facciano espressa richiesta; le relative modalità vengono comunicate alle famiglie con apposita circolare all’inizio dell’anno formativo. Lo svolgimento di stage curricolari estivi concorre nell’identificazione di crediti (fino ad un massimo di 5) che potranno essere impiegati dall’istituzione formativa nella determinazione del punteggio di ammissione all’esame di Qualifica/Diploma. Lo svolgimento di stage curricolari estivi richiede un contributo da parte delle famiglie identificato nell’apposita circolare.
Per gli obiettivi specifici di Apprendimento legati al percorso, si rimanda alla normativa regionale di riferimento.